Scapolo, vince a San Marino e allunga in campionato

Un server manda in tilt il centro classifiche, gara salvata dall'abnegazione dei crono di Pesaro

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“Una caporetto”, “i soliti pasticci”, “ancora problemi di cronometraggio”. Queste le frasi più gettonate sabato sera, al termine della 28a edizione del San Marino Revival, valida come sesta prova del Cireas, quando Francesco Galassi, instancabile organizzatore della gara all'ombra del Titano, si è presentato davanti ai concorrenti, sul palco d'arrivo, per comunicare che un problema tecnico avrebbe dilatato i tempi di pubblicazione delle classifiche.
Tra imprecazioni (giustificate) e facce sconsolate, per chi non vedeva l'ora di rientrare a casa dopo una giornata di gara impegnativa e faticosa grazie alle difficoltà tecniche ed alle alte temperature.
Nessuno, forse nemmeno lo stesso Galassi, si poteva però immaginare che ci sarebbero volute più di 24 ore per incoronare i vincitori dell'edizione 2021 della sua gara.
Ovviamente, anche sui social si sono sprecati processi, giudizi e condanne, come spesso purtroppo capita, chi non c'era ha aizzato la folla evidenziando a dovere quanto stava accadendo e a giudicare i fatti, in maniera (dalla poltrona di casa è d'obbligo) superficiale, non si poteva dare torto anche al più piccolo leoncino da tastiera: la situazione era inconcepibile.
Ma in contemporanea, quello che si stava vivendo e si è vissuto, prima a San marino e poi presso la sede della delegazione dei cronometristi di Pesaro aveva un qualcosa di drammatico e di epico allo stesso tempo.
Ma veniamo ai fatti. Cos'è accaduto veramente a San Marino in quelle lunghe ore? Cosa si nascondeva dietro quel “problema tecnico” di cui si parlava in tutti i comunicati della direzione gara?

Un maledetto server che a deciso di andare in blocco.

Tutti i dati delle PC, inviati in tempo reale da San Marino a Roma, sono prima spariti e poi, al riavvio del server, riapparsi alla rinfusa, tanto da non essere “digeribili” per il software del centro classifiche.
Solo le prime 39 prove erano già state riordinate prima del blocco fatale.

E mentre per tutti, sarebbe stato più semplice chiuderla li, i crono di Pesaro, hanno preso la strada più difficile, abbandonando le moderne apparecchiature elettroniche e riprendendo la vecchia amata carta. Un cronometraggio alla vecchia maniera, analizzando strisciata per strisciata, tempo per tempo, con poche ore per riposare sabato notte e riaccendere le luci della sede alle quattro del mattino di domenica.
Un lavoro esorbitante che ha permesso alla direzione gara, alle 21:00 di domenica, la pubblicazione della classifica finale, poi diventata definitiva alle 22:32, ben oltre i tempi canonici dedicati a verifiche, rettifiche e assegnazioni di medie, tutte ricevute via mail come indicato sulla circolare diramata.

I cronometristi di Pesaro potranno non essere ringraziati dai 60 equipaggi di San Marino ma certamente dal CIREAS che ha potuto archiviare la sesta gara della stagione 2021.
Per il titolo conduttori e Scuderie, senza la notte in bianco degli uomini FICR che ne sarebbe stato dei due 300 rimediati da Fontanella nelle due PC dell'ultimo settore? Oppure, se pensiamo alla classifica scuderie, anche il ritiro (per rottura) di Gamberini sarebbe stato ininfluente.

Invece no, quelle luci accese di Pesaro sono le luci accese su una delle più belle sfide degli ultimi anni con due Scuderie, Classic Team e Scuderia Nettuno che si stanno giocando gara dopo gara la possibilità di cucirsi addosso lo scudetto tricolore.
Ecco, pensando alla sfida fra le scuderie, forse l'immagine meno romantica di tutta questa vicenda è stato il post gara, dove in una situazione normale ci saremmo immaginati Luciano Lui e Massimo Dalleolle seduti davanti all'albo di gara in attesa delle classifiche, trepidanti come due mariti fuori dalla sala parto, avvolti da una nuvola di fumo.
Invece no, il maledetto Covid ci ha donato “l'Albo di Gara On line” con classifiche pubblicate sul sito della gara e mail o messaggini per la verifica tempi....(speriamo che finisca presto), ognuno rintanato in casa con gli occhi incollati ad un display, ma, si sa, a volte la vita del DS è dura.

In questo “lungo week end di Cireas” l'albo on line ci ha donato nell'ordine:

1 – Venerdi 28 maggio ore 18:00 circolare informativa con indicazione dell'indirizzo dell'Albo;
2 – Sabato 29 maggio ore 17:50 comunicato direttore di gara con orario posticipato pubblicazione classifica alle 19:30;
3 – Sabato 29 maggio ore 19:25 comunicato direttore di gara con orario posticipato pubblicazione classifica alle 18:00 di domenica 30 maggio;
4 - Domenica 30 maggio ore 18:00 omunicato direttore di gara con orario posticipato pubblicazione classifica alle 21:00 di domenica 30 maggio;
5 - Domenica 30 maggio ore 21:00 pubblicazione classifica finale (provvisoria);
6 – Domenica 30 maggio 0re 22:32 pubblicazione classifica finale;

(Click QUI per il PDF documentazione ordinata temporalmente)


Tutto ciò non ha però nascosto la cronaca di gara, con Alberto e Giuseppe Scapolo che hanno portato la loro Fiat 508C del 1937 ancora una volta sul gradino più alto del podio precedendo i compagni di squadra Armando Fontana e Silvia Grossi autori con la loro A112 Abarth del 1972 di una prova maiuscola.
Terzo posto per Francesco e Giuseppe Di Pietra su Fiat 600 del 1958.

Tra le dame Federica Bignetti Bignetti e Luisa Ciatti non hanno avuto rivali, precedendo Maria Luisa Chillemi (A112 Elegant) e Veronica Parma( Porsche 912 Targa).

Classifica Scuderie che va alla bolognese Scuderia Nettuno che approfitta del passo falso dei rivali del Classic Team per accorciare la classfica di campionato.
Terza posizione per la Scuderia Kinzica che marca 15 punti in campionato, schiodandosi dall'ultimo posto e tallonando ad un solo punto la EMMEBI 70.

In RC1 Gianmario Fontanella, navigato da Luciano Lui, mette in cassaforte punti preziosi per il Campionato Italiano di Categoria.

RC2 che dietro a Scapolo, vincitore di giornata, vede un ottima prova per Sergio Sisti e Anna Gualandi su Lancia Aprilia. Terzo posto, su vettura gemella, per Giuliano Canè navigato da Giovanna Gallini a 56 penalità.

Categoria RC3 che sorride ai Di Pietra che precedono Fabio e Marco Salvinelli su Fiat 1100/103 del 1954. Chiude il podio di Giuseppe Rapisarda, navigato da Danilo Piga su Mini Minor Mk1 del 1965.

Armando Fontana, torna alla vittoria chiudendo con sole 134 penalità davanti ai compagni di scuderia Marcello Gibertini e Lisa Sighinolfi su Lancia Fulvia Montecarlo del 1974.
Ad una sola penalità dai portacolori della Scuderia Nettuno si piazzano Claudio Lastri e Valter Pantani su Alfa Romeo Giulia del 1975 targata Scuderia Kinzica.

Andrea Malucelli non concede, nemmeno a San Marino, la minima speranza agli avversari portando la Fiat Duna Franciacorta Motori alla vittoria di categoria.
Staccati di 90 penalità troviamo Giovanni Gualtieri e Alessio Morosi su Autobianchi A112 Junior del 1984.
Sandro Pegni ed Andrea Fissi chiudono il podio su Volkswagen Golf GTI del 1986.

 

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