Mario Passanante concede il BIS nel Campionato Italiano Grandi Eventi

Il driver siciliano, navigato da Dario Moretti, si aggiudica la Coppa d'oro delle Dolomiti 2021

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Il secondo atto del Campionato Italiano Grandi Eventi ha avuto come cornice naturale lo spettacolo delle Dolomiti e come palcoscenico la sua perla: Cortina d' Ampezzo.

L'edizione 2021 della Coppa d'Oro delle Dolomiti non ha mancato di attrarre i top driver della regolarità italiana, in un percorso complesso, di oltre cinquecento km e “almeno quindicimila curve”, secondo la stima del Presidente dell’AC Belluno Lucio De Mori.

Le vetture d'epoca, nelle due tappe di gara, hanno affrontato le strade che attraversano un territorio di valore universale, riconosciuto patrimonio Unesco.

Oltre al quartier generale, rappresentato come sempre da Cortina d'Ampezzo, non sono mancati i passaggi dai passi Giau, Falzarego ,Valparola, Erbe, Furcia, Duran e Forcella Staulanza.

Suggestiva la sosta a metà della prima tappa presso l'Abbazia di Novacella e d'obbligo il passaggio nell'affollatissima piazza dei Martiri a Belluno, che ha scaldato i cuori degli equipaggi durante la seconda tappa di gara.

Dopo ben 92 prove cronometrate e sette di media ed una precisione da cecchino, Mario Passanante ha conquistato la Coppa d'oro 2021, a bordo di una Fiat 508 C del 1937. Il driver Siciliano, navigato da Dario Moretti, ha preso il comando fin dalle prime prove, mantenendo un ritmo troppo elevato per i diretti inseguitori, facendo sua, dopo la vittoria alla Milano Sanremo anche la seconda gara di campionato.

Sono quasi 100 le penalità che separano i vincitori dai secondi classificati, Alessandro Gamberini e Guido Ceccardi, in gara su Fiat 514 Mille Miglia del 1930, Scuderia Classic Team. Anche per loro la conferma del secondo posto conquistato al traguardo di Sanremo nella gara d' apertura della serie Tricolore.

Terzo gradino del podio per Sergio Sisti, navigato come di consueto da Anna Gualandi, su Lancia Lambda del 1929.

 

Nella Coppa delle Dame successo, come nel 2020, per l’equipaggio composto dalle sorelle Martina ed Anna Pastore, in gara su Porsche 356 del 1957.

 

Tra le scuderie a primeggiare è la mantovana Classic Team, grazie alle prestazioni di Gamberini, Sisti e dello sfortunato Luca Patron, incappato in due gravi errori nelle prime prove che ne hanno compromesso la gara.

 

Tre le Categorie valide per la conquista del titolo italiano CIGE.

 

In RC1 vittoria per Gamberini-Ceccardi e la loro Fiat 514 Mille Miglia che precedono i compagni di squadra Sisti-Gualandi su Lancia Lambda del 1929.

Terzo gradino del podio per Matteo Belotti e Ingrid Plebani, in gara con la spettacolare Bugatti 37A del 1929 targata Scuderia Brescia Corse.

 

In RC2, dietro ai vincitori assoluti Passante-Moretti si piazzano Alberto Aliverti e Stefano Valente, all' esordio su BMW 328 del 1937.

Al terzo posto di Categoria chiude Osvaldo Peli, navigato dal figlio Andrea su Fiat Balilla Coppa d'oro del 1934 Brescia Corse.

 

Podio completamente targato Porsche nella categoria Regolarità Classica 3.

Prima posizione per la 356 S90 del 1963 portata in gara da Massimo Bisi e Claudio Cattivelli che hanno preceduto i compagni di scuderia Sergio Mazzoleni e Silvia Gotti, a bordo di una 356 Speedster del 1956.

Chiude il podio, un altro equipaggio del Registro Italiano Porsche 356, quello composto da Alberto Diana e Annalisa Bellante su Porsche 356 S Cabrio del 1958.

 

Nella speciale classifica, dedicata alle prove di media, primo posto per il belga Michel Decremer, navigato da Marie Claire Martens su Austin Healey del 1956.

Una partecipazione di assoluto prestigio quella di Decremer, in quanto vincitore del Regularity Rally Fia Trophy nel 2020.

 

Nelle classifiche dedicate ai raggruppamenti, da segnalare il quinto posto per il Campione Italiano in carica Olindo Deserti, navigato da Marco Torlasco su Lancia Lambda del 1929 che precede Alessandro Marzotto e Giulia Siliprandi su Lancia Lambda Casaro del 1929 e Tommaso Bianchini navigato da Federica Borghini, anche loro a bordo di una Lancia Lambda del 1929.

 

Nel secondo raggruppamento, su Lancia Aprilia del 1937, Ezio Sala e Mara Massa si devono accontentare della quarta posizione pagando a caro prezzo un pessimo inizio di seconda tappa.

 

Nel combattutissimo terzo raggruppamento dietro a Mazzoleni e Diana, buon terzo posto per Alessandro Virdis e Silvia Giordo su Porsche 356 Speedster del 1956.

 

Nel raggruppamento quattro, vinto da Bisi-Cattivelli, Maurizio Magnoni e Marisa Vanoni, portano la loro Porsche 356 al secondo posto.

Terzo gradino del podio per Enzo Ronchetti e Pietrina Sola, anche loro su Porsche 356C del 1963.

 

Giovanni Prandelli e Loredana Pasotti si aggiudicano il quinto raggruppamento sui Jaguar E Type Roadster del 1969.

Dietro ai portacolori della Scuderia bresciana Emmebi 70 troviamo Alberto Tattini navigato da Rossella Sciolti su Porsche 912 del 1968.

Terzo posto per i portacolori della Scuderia Tazio Nuvolari Italia, Orazio e Giovanni Rigo, su una Jaguar Mk2 del 1966.

 

Il prossimo appuntamento con il Campionato Italiano Grandi Eventi è fissato dal 19 al 19 settembre a Mantova per la 31a edizione del Gran Premio Nuvolari.