Montecarlo Historique: Lancia e precisione svizzera, un binomio perfetto!

Secondo posto per Ilya Kashin e Boris Kostyrko su Volkswagen Scirocco del 1982. Terzo gradino del podio per Giovanni Chiesa e Tizian Chiesa su Alfa Romeo Giulia Ti 1600 del 1965. Grande gara per Alessio De Angelis, navigato da Nicola Arena, settimo al traguardo dopo essere stato a lungo tra i primi tre.

Claudio Enz e Cristina Seeberger vincono il rally Montecarlo Historique 2023

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Tutto è bene quel che finisce bene. Una delle auto più seguite, osservate e ammirate del 25° Monte-Carlo Historic Rally, la Lancia Fulvia 1.3 S del 1970, perfettamente guidata da un duo svizzero, Claudio Enz e Cristina Seeberger, ha finalmente vinto, aggiungendo una nuova riga al palmarès del marchio italiano nel Principato. Si tratta infatti della quarta vittoria di una Lancia nella versione storica del Rallye Monte-Carlo, dopo quelle del 2002, 2005 e 2018. E ogni volta si trattava di una Fulvia, come nel 1972 nel Campionato del Mondo Rally, che non portava ancora il marchio WRC. Questo dopo la vittoria di Louis Chiron nel 1954 con una Lancia Aurelia e prima dell'epopea delle Stratos, delle 037 e delle altre Delta che hanno conquistato altre 11 vittorie tra il 1975 e il 1992.

In questa edizione 2023, c'erano molte Lancia e i tifosi ammassati ai bordi delle strade e nei villaggi sono rimasti a bocca aperta. Particolarmente degna di nota era la vettura del tandem Enz-Seeberger, vestita di rosso con il cofano nero, come nella grande epoca. Si è distinto anche per la sua precisione nelle tappe di regolarità, essendo sempre in testa e ben piazzato per la vittoria finale, ottenuta martedì sera sul Col de Turini.

"Non ci aspettavamo un risultato del genere, quindi siamo molto contenti", ha detto Enz, 32 anni, in perfetto italiano sul podio finale. "Avevo una macchina perfetta, un ottimo copilota, abbiamo fatto quello che dovevamo fare e tutto è finito bene", ha aggiunto il pilota svizzero, che ha vinto alla sua sesta partecipazione all'evento e che ha lasciato Torino la scorsa settimana con un copilota di 28 anni che lo ha aiutato molto bene. In totale sono 17 le vittorie di Lancia nel Principato di Monaco, di cui 13 nel Rallye Monte-Carlo e quattro nella sua versione storica, una serie tuttora in corso.

Uno sguardo più attento alla classifica generale ufficiale di questa 25a edizione, convalidata mercoledì a mezzogiorno dall'Automobile Club de Monaco (ACM), mostra che l'eclettismo è all'ordine del giorno, con un'incredibile varietà di marchi leggendari: ci sono 11 marchi diversi nei primi undici posti, e addirittura 12 nella Top 15, dato che Lancia piazza tre modelli e Ford due. Una menzione speciale per Porsche, che ha conquistato cinque vittorie di tappa sulle 16 disputate, grazie a quattro diversi modelli.

Tra le due Ford presenti nella Top 15, su più di 270 iscritti e 232 arrivati, c'è la Ford Capri 2300 S che Bruno Saby ha guidato per un'intera settimana. Vincitore nel 1988 con una Lancia Delta HF, il sempre popolare Bruno, che non mancava di aneddoti, è stato accolto come un eroe ovunque questo rally si sia fermato, e lo ha meritato. Si è anche classificato al 4° posto assoluto, su oltre 200 iscritti, perché quando un pilota di questo tipo partecipa a un Rallye Monte-Carlo, raramente è per fare numero.

Anche un altro ex vincitore, Jean-Claude Andruet, ha fatto rivivere i ricordi dei nostalgici al volante di una superba Alpine-Renault Berlinette, quasi identica a quella con cui ha vinto nel 1973, proprio cinquant'anni fa. Si trattava infatti di un Rally di Monte Carlo Storico, a tutti gli effetti, e la cerimonia di premiazione, mercoledì sera a partire dalle 20.30, non poteva che svolgersi allo Sporting de Monte-Carlo, nella Salle des Etoiles. Come la miriade di stelle che hanno brillato negli occhi dei piloti, dei copiloti e degli appassionati di rally, nelle auto, lungo le strade e in tutti i villaggi attraversati, durante una settimana di felicità condivisa.