Coppa Bettega 2021, Il Racconto

Positiva la prima edizione a Media con 134 equipaggi al via, guastata dall' "affaire chiavette".

Maurizio Verini su Audi Quattro, protagonista alla Coppa Bettega 2021 | © PhotoZini

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La Coppa Attilio Bettega, per la prima volta svoltasi come regolarità a media, ha fatto centro per partecipazioni e qualità delle vetture.
Il numero dei partecipanti, 134, la qualità di questi , tra cui alcuni vincitori del Rally Montecarlo Historique e tutti gli specialisti italiani, un parco vetture da “lustrarsi gli occhi”, il percorso proposto di 350 km, in mezzo a muri di neve sui passi più impegnativi delle Dolomiti, hanno reso l’appuntamento di alto valore.
La vittoria è andata ai fratelli svizzeri Ferruccio e Carlo Nessi, con la loro Mini Cooper S e i colori della Brescia Corse. Alle loro spalle Daniele Perfetti – Colombo su Lancia Stratos, del Kessel Classic, mentre il terzo gradino del podio è andato a Maurizio Verini navigato da Keller, con l’Audi Quattro 2.2 Turbo e i colori della Scuderia del Grifone.
Questi sono stati i tre equipaggi che si sono battuti fin dall’inizio per la vittoria assoluta, alternandosi al primo posto provvisorio, con l’inserimento in alcune prove, di Kamata-Zini con la Porsche 911 T2.4 alla fine però sesti assoluti, preceduti da De Sanctis-De Sanctis con la Lancia Stratos e dai bresciani Tosetti-Bernardelli al debutto su Porsche 911 2.5 ST, dopo tanti anni di Montecarlo Storico con la Lancia Fulvia HF.
A chiudere i primi dieci posti assoluti, i friulani Rigo–Puhali, settimi su Lancia Fulvia HF 1600; Seno-Arena, con la Opel Kadett GTE ottavi; Alexia Giugni-Cristina Biagi, con la Porsche 356 A, prime nella coppa delle Dame, vincitrici anche della coppa Porsche per il modello 356 e none assolute, mentre il decimo posto è andato a Marco Leva- Paolo Casaleggio con la Lancia Fulvia HF 1600.
Tra le scuderie, la sfida tra Scuderia Grifone e Milano Autostoriche è andata alla prima che schierava anche 23 vetture, contro le 16 del sodalizio milanese, presieduto dal sempre entusiasta Antonio De Martino.
Lo sforzo organizzativo dell’associazione Rally Club 70 coordinato da Ivo Strapazzon, deux ex machina della manifestazione, circondato da tanti volontari soci del club, è stato premiato alla fine da commenti positivi su quanto proposto. “Anche se in Italia , ha commentato Strapazzon, le gare di regolarità a media non hanno ancora assunto l’importanza che meritano, i presupposti ci sono tutti. Per questa prima edizione a media non eravamo cosi fiduciosi di avere una massiccia presenza di concorrenti e di consensi ricevuti. L’impegno è stato tanto, ma la soddisfazione di vedere i concorrenti contenti e divertiti, lo fa dimenticare. Abbiamo visto i furgoni di assistenza lungo il percorso, che hanno richiamato un’ambientazione rallistica di tanti anni fa, quando la Coppa della Favera a cui la manifestazione si richiama era l’unico rally invernale”.
Lo spirito agonistico che non guasta mai ha riportato in effetti i pensieri a quei tempi. Ad interpretare il pensiero dei partecipanti , tra gli altri è stato Danilo Scarcella, genovese e decano della regolarità a media, che pratica da anni partecipando alle gare in Francia e al campionato italiano da quando questo è stato istituito quattro anni fa. “Una gara eccezionale senza paragone con quella classica organizzata fino allo scorso anno. Impegnativa certo, ma di grande soddisfazione. Gara difficile, non essendo indicati sul radar i metri dei diversi passaggi segnati nelle vignette. Come ha detto una navigatrice esperta, “si andava a sensazione”. Bene anche i tempi di trasferimento mai troppo tirati”.
Unico appunto da fare è che alla partenza delle prove non c’era il semaforo dello start, ma dei volonterosi cronometristi che davano il via. Peccato che tra il loro cronometro e il GPS, preso a riferimento di ogni partenza ci fossero 4-5 secondi di differenza. Dopo un poco di smarrimento sulla prima prova e parlando tra i concorrenti si è capito che era meglio partire con il proprio tempo di GPS tarato al minuto esatto, come indicato sulla tabella di marcia.
Tra i partenti e con un ottimo risultato anche il campione italiano rally nel 1974 e campione europeo nel 1975 con la Fiat 124 Maurizio Verini. “ Complimenti all’organizzatore ha detto il driver di Riolo Terme. La nutrita presenza di equipaggi qualificati, anche per l’annullamento del Montecarlo Storico, ha premiato una bella gara e richiamato anche tanti piloti abitualmente impegnati sui tubi nella regolarità classica. Indubbio che sia stato un bel segnale per la regolarità a media che ha bisogno di crescere e avere una prospettiva di sviluppo. Io ho preparato la gara e sono andato meglio di quanto mi aspettavo. Nella regolarità a media occorre tanta concentrazione che incide sulla guida. Occorre poi essere bravi in alcuni tratti impegnativi dov’è difficile tenere la media ed occorre allora una guida rallistica”.
L’ultima parola è andata ai vincitori i fratelli ticinesi con diverse partecipazioni al Montecarlo Storico dove, quando non hanno problemi di vettura sono sempre ben piazzati. “Per noi è la prima volta qua, dicono all’unisono. Abbiamo anche portato degli amici in quanto è importante lavorare, ma anche divertirci. Senza dubbio l’appellativo di “Montecarlo Italiana” si addice alla Coppa Attilio Bettega. Peccato mancasse la neve sulla strada, ma la gara è stata impegnativa anche senza. Con questi percorsi non poteva che essere così. Basti pensare all’ultima e più lunga prova con ben 27 tornanti”.
Le premiazioni tenutesi all’hotel Glamour di Bassano del Grappa, non sono state partecipate da tutti i premiati. Il regolamento prevedeva la presenza dell’equipaggio per il ritiro del premio e quindi diverse coppe sono rimaste non consegnate. “ Un peccato, ha sottolineato Strapazzon. Essere presenti è un segno di rispetto per gli organizzatori oltre che nei confronti dei propri amici-avversari”.
Il giorno successivo sui social ci sono state delle lamentele per l’eccesso di tecnologia utilizzata da molti, che permettono di ridurre le difficoltà sul percorso, (strumenti dotati di GPS ) che potrebbero fare venire meno il divertimento insito nella capacità del navigatore, inteso come persona fisica. Per ora il regolamento del Campionato Italiano Regolarità a Media non permette l’utilizzo di strumenti evoluti e di tecnologie esasperate. Quindi per i regolaristi puri la possibilità di divertirsi c’è ancora.

Premi Speciali
Oltre ai primi tre assoluti, alla coppa delle Dame, alla coppa Porsche, di cui abbiamo già ricordato gli assegnatari, è stato assegnato un premio speciale, una targa in vetro, messo in palio dalla Scuderia Grifone in ricordo di Attilio Bettega pilota nel 1977 e vincitore del trofeo A112 quell’anno proprio con i colori della scuderia Genovese. Il vincitore è stato lo svizzero Perfetti con la bella Stratos. La Grifone ha poi deciso di dare in beneficienza la cucina vinta e messa in palio dallo sponsor Arredamenti Gasparotto. Un gesto apprezzato da tutti con un grande applauso ai dirigenti presenti.

Coppa delle Scuderie: Grifone davanti a Milano Autostoriche e Club 91 Squadra Corse
Tra le 18 scuderie presenti, la vittoria è stata della Scuderia del Grifone con Verini-Keller, Giugni-Biagi e Leva-Casaleggio. Alle loro spalle la Milano Autostoriche con Seno-Arena , Cavagna-Seneci con la Renault 5 al debutto assoluto che ben si è comportata per tutta la gara, e Rossi-Terenzi con la Lancia Fulvia Coupe 1.8. Il terzo gradino del podio è andato al Club 91 Squadra Corse, con Flocchini-Giacometti su Lancia Fulvia 1.3, Gallo – Paccagnella con la Suzuki Swift GTI e Rossetto-Libero con la Fiat 124 Spider 1.8. Coppa di legno per il Team Bassano che schierava il forte regolarista Andra Giacoppo con la sua Fulvia Hf 1600 navigato da Del Maso

Under 30: Riccardo Leva, buon sangue non mente!
Vincitore l'esordiente e il figlio d’arte Riccardo Leva con Pacchiarotti su FIAT 127 che hanno preceduto Mion – Foroni con la Porsche 911 e Zonta - Righi su Opel Manta Sr 1.2


Accese le sfide anche nelle varie classi ,per ciascuno dei cinque raggruppamenti presenti.

RAGGRUPPAMENTO 1
Classe fino a 1.300 cc
Vittoria per il solitario duo Bonnet-Solomatina su Alfa Romeo Giulietta Ti. Nel raggruppamento 1 classe 2 tra i cinque arrivati la vittoria per le già pluri citate Giugni – Biagi davanti a Schreiber-Ravera con la Porsche 356 A e Cabella-Corinti su Triumph 3. Alle spalle di Miatto-Farsura, specialisti nella regolarità classica, qui con la Porsche 356 i vincitori della Coppa Bettega 2020 quando era di regolarità classica, i bresciani Molgora Parzani con la Triumph TR2 per i colori della Franciacorta Motori

RAGGRUPPAMENTO 2
Classe fino a 1.300 cc
Il podio è composto dai vincitori assoluti Nessi-Nessi che hanno preceduto i vincitori del Montecarlo di qualche anno fa, Aghem-Cumino con la Lancia Fulvia 1.2 partiti malissimo e dalle ultime posizioni della prima prova, autori di un grande recupero. Il terzo gradino del podio è andato al duo Torra-Torra con l’inconsueto Vw Maggiolino 1200

Classe da 1.300 cc a 2.000 cc
Il podio ha visto Canteri-Grassi con la Lotus Elan, davanti a Zanoni-Fontana con la Ford Cortina Gt 1.5 e Pozzan-Saletti con la Porsche 356 Sc. D’obbligo la citazione per Chiesa-Fasciolo con Alfa Romeo Giulia TI 1600 ai piedi del podio della classe

RAGGRUPPAMENTO 3
Classe fino a 1.300 cc
Saverio Mazzalupi con la navigatrice Lozza e i colori della scuderia Le Nonnette Ruggenti, a bordo di Innocenti Mini Cooper Mk3, si è imposto davanti a Sommaruga-Fumanelli con la Renault Gordini R8 e i bresciani Flocchini-Giacometti con la Fulvia 1.3 S

Classe da 1.300 cc a 2.000 cc
Il raggruppamento è stato vinto da Rigo-Puhali che hanno preceduto Leva-Casaleggio e Gandino-Merenda con la Saab 96 V4. Gandino è anche uno dei promotori della rinascita della Scuderia Grifone ed è impegnato questa settimana nella Coppa della Pace di regolarità classica. Un pilota polivalente che ottiene buoni risultati in ogni categoria. Ai piedi del podio, due specialisti di gare a media, anche a livello Europeo come Rossi-Terenzi della Milano Autostoriche

Classe oltre 2.000 cc
Nella classe oltre 2.000cc vittoria per i solitari Todoerti-Maggi con la Porsche 911 T 2200

RAGGRUPPAMENTO 4
Classe fino a 1.300cc
La classe 1 del quarto raggruppamento ha visto la vittoria dei giovani Leva-Pacchiarotti che hanno preceduto Cattaneo-Cattaneo, figlio al volante e padre alle note che alla loro prima gara di media hanno occupato stabilmente le prime sette posizioni nella classifica assoluta, fino a quanto la piccola A112 con appena 48 cavalli non li ha penalizzati sulla pendente salita del passo Giau facendoli scendere in classifica assoluta al 16° posto assoluto. Nella stessa classe, al terzo posto De Angelis-Briani, con la bellissima Ritmo 60, che con lo stesso pilota due anni fa si è piazzata terza assoluta al Rally di Montecarlo Storico.

Classe da 1.300 cc a 2.000 cc
Nel raggruppamento 4 classe 2 vittoria per l’ottimo Seno con il navigatore professionista Arena che sperava in un risultato migliore dopo le prove effettuate sul percorso dal giovedì. Alle loro spalle, i lumezzanesi Cavagna-Seneci con quest’ultimo in veste di navigatore lasciando la regolarità classica e la regolarità sport dove abitualmente è impegnato come driver. La Renault R5 portata in gara per la prima volta in assoluto, ha dato dei riscontri positivi. Il terzo gradino del podio è andato ad un top driver della regolarità classica Andrea Giacoppo atteso alla Coppa della Pace di campionato italiano di regolarità classica e nel trofeo Tre Regioni di regolarità sport , che al Bettega era navigato da Del Maso. Alle spalle della classe più numerosa con 33 partecipanti, troviamo Deserti-Torlasco con la Fulvia Hf 1600 e Bonamini-Ambrogi della Scuderia Grifone con la bella Fiat 124 Abarth Rally Gr.4

Classe oltre 2.000 cc
La classe 3 del quarto raggruppamento ha visto le vetture più potenti in assoluto sul podio. Perfetti-Kessel, Verini-Keller, e De Sanctis-De Sanctis con la seconda Stratos presente. Ai piedi del podio, al debutto con la Porsche 911 2.5 St l’equipaggio del Lago di Garda, Tosetti-Bernardelli, ormai lanciati verso i piani alti della specialità.

RAGGRUPPAMENTO 5
Classe fino a 1.300 cc
La classe 1 del raggruppamento 5 è stato vinto da Gallo-Paccagnella con la Suzuki Swift davanti a Danieli-Scabello su A112 Abarth e Mellini-Casini con A112 Elite.

Classe da 1.300 cc a 2.000 cc
Il quinto raggruppamento classe 2 è stato appannaggio di Concari-Drovandi con la bellissima Lancia Delta 4WD davanti a Tovena-Didonè con la Alfa Romeo 33 1.5 TI ed il duo femminile Varotto-Lazzaretto con la Peugeot 205 GTI.

Classe oltre 2.000 cc
Infine nell’ultima classe premiata la 3 del quinto raggruppamento la vittoria è andata ai campioni italiani Vellano-Molina con l’Audi 80 4 decisamente sottotono nella Coppa Bettega, che hanno preceduto Cattelan –Cadamuro con la Mercedes 190 2.3